L'EMDR si focalizza sul ricordo del trauma andando a “bussare” nel punto del nostro cervello in cui esso è trattenuto come informazione male immagazzinata e innesca un processo che riattiva l’elaborazione dell’informazione, ottenendo un sollievo dei sintomi, come conseguenza del lavoro mirato su ciò che ne è alla base.

In breve, il terapeuta chiede al paziente di focalizzare la propria attenzione su specifici aspetti del ricordo; in particolare, chiede di richiamare l’immagine peggiore, l’emozione ed il pensiero negativo su di sé. Nel corso di un’esperienza traumatica, infatti, sempre impariamo qualcosa di negativo su di noi: se siamo aggrediti da un cane, possiamo imparare “sono in pericolo”; se veniamo umiliati (si tratta di un trauma con la "t minuscola"), possiamo imparare “sono sbagliato”; se mamma non si presenta alla recita scolastica, possiamo pensare “non conto niente”; se abbiamo perso una persona cara, possiamo pensare “non posso sopportarlo” ecc.   

La convinzione negativa rimane concretamente attiva, finché l’evento da cui si è generata non viene completamente elaborato. E’ per questa ragione che se a 3 anni siamo stati assaliti da un cane e abbiamo imparato “sono impotente”, possiamo vivere come attuale questa stessa convinzione, anche 40 anni dopo, di fronte ad un chiwawa che abbaia davanti a noi, e per questa ragione reagire con panico.

 

EMDR: Le 8 tappe dell’elaborazione del trauma

L'EMDR ha una struttura ben delineata, che si articola 8 fasi e permette una elaborazione accelerata dell’informazione, attraverso una doppia focalizzazione sull'esterno e sull'interno: il terapeuta chiede al paziente di seguire con gli occhi le sue dita che muovono da destra a sinistra (stimolo esterno) e, contemporaneamente, focalizzarsi sul ricordo disturbante (stimolo interno)

 

Fase 1: Anamnesi e pianificazione

Viene discusso il problema che ha portato la persona a chiedere aiuto ed effettuata una indagine approfondita della storia di vita per mettere a fuoco gli specifici eventi del passato da cui deriva la sintomatologia.

 

Fase 2: Preparazione

Si prepara il paziente al lavoro, spiegando la procedura dell'EMDR; inoltre si insegna al paziente una tecnica di rilassamento chiamata posto al sicuro, che prevede anch'essa l’utilizzo dell'EMDR e che viene successivamente utilizzata per gestire le attivazioni emotive

 

Fase 3: Pianificazione degli interventi

Si pianifica l’ordine con cui elaborare i ricordi messi precedentemente a fuoco

 

Fase 4: Desensibilizzazione

E’ la fase dell’elaborazione vera e propria; il terapeuta invita il paziente a richiamare l’immagine più disturbante del ricordo; ad individuare la cognizione negativa e le sensazioni corporee associate; una volta che il paziente è emotivamente in contatto con tutto ciò, comincia a seguire con gli occhi le dita del terapeuta, il quale aiuta il paziente a seguire il processo, mentre affiorano i ricordi. Dopo aver completato l’elaborazione di un ricordo (cosa che richiede più di una seduta), il disagio sperimentato, richiamando alla mente il ricordo stesso, è pari a 0 e la convinzione negativa inizialmente associata non viene più vissuta come “vera”

Fase 5: Installazione

A questo punto, una volta che il ricordo è stato desensibilizzato (non fa più effetto ripensarci), si chiede di mettere a fuoco una convinzione positiva da associare. Ad es., nel caso dell’immagine relativa al cane che può avermi aggredito tanti anni fa, la convinzione positiva potrebbe essere ora sono al sicuro.

 

Fase 6: Scansione corporea

Si tratta di una sorta di prova del nove: una volta che il disagio sembra essere sceso a 0, il terapeuta invita il paziente a richiamare nuovamente il ricordo alla mente, ad occhi chiusi, associandolo alla convinzione positiva (es. ora sono al sicuro) e ad eseguire una sorta di scansione corporea, notando se avverte eventuali tensioni. In caso positivo, si eseguono un po’ di movimenti oculari, fino a quando non si avvertano più tensioni corporee.

 

Fase 7: Chiusura

Il terapeuta informa il paziente su quello che potrebbe notare dopo la seduta e lo invita ad appuntare eventuali tensioni, emozioni, pensieri.

 

Fase 8: rivalutazione

Il paziente rievoca l’evento elaborato nella seduta precedente e valuta con il terapeuta se sono stati mantenuti i benefici; dopodiché si prosegue con il ricordo successivo. 

Dott.ssa Valentina Sparatore – Psicologa Clinica – Psicoterapeuta - Consultazione Genitoriale

Specializzata sulla genitorialità, in particolar modo: Uso di strumenti di osservazione dei processi relazionali e intergenerazionali attraverso la teoria dell’attaccamento; la decodifica dei racconti attraverso l’ASCI; il lavoro con il “bambino rimosso” del genitore; l’uso dei video nella consultazione; genitorialità adottiva e affidataria; valutazione del profilo psicologico del bambino; l’uso del video intervento, secondo il protocollo VIPP-SD per promuovere la genitorialità positiva e la disciplina sensibile; parenting training secondo il protocollo “circle of security”, utilizzabile sia in contesti terapeutici che educativi, in setting individuali e di gruppo.

Dal 2008 Counselor professionista in ambito psicologico-educativo, riconosciuto dal CNCP.

Dal 2015 libero professionista e psicoterapeuta individuale, specializzata in consultazioni genitoriali tramite video intervento.

 

VALUTAZIONE, DIAGNOSI e INTERVENTO nell’area evolutiva DSA - BES - ADHD - DISTURBI EMOTIVI

INTERVENTI INDIVIDUALI
-   Riabilitazione ed intervento psicologico e cognitivo
-   Potenziamento cognitivo
-   Training per attenzione e memoria

-   Intervento con bambini sordi e udenti con disturbo della comunicazione e del linguaggio (con psicoterapeuta segnante)

-   EMDR, intervento per l’elaborazione dei traumi.

SCUOLA
-   Partecipazione ai GLH e supporto alle insegnanti nella didattica
-   Supporto compiti e metodo di studio.

GENITORIALITA’
-   Supporto alla genitorialità individuale
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INTERVENTI IN PICCOLO GRUPPO
-   Gruppi bambini/adolescenti per la gestione delle emozioni (con l’ausilio di materiali tratti dal film “Inside Out”)
-   Gruppo compiti per DSA e BES scuola primaria e secondaria.

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