Lutto: dire addio ad una persona cara

Scritto da Valentina Sparatore

Se hai perso un familiare o una persona molto cara, stai attraversando una delle esperienze più dolorose che noi esseri umani possiamo subire; probabilmente ti sembra di essere di fronte ad un evento spartiacque nella tua vita e pensi che niente sarà più come prima.

Il nostro cervello funziona così: è cablato per permetterci di costruire legami significativi, in grado di donarci benessere e stabilità emotiva e per farci provare un bruciante dolore quando questi legami si interrompono. Se stai provando un’intensa sofferenza per la perdita di una persona cara, sei in lutto.

Il lutto non è una problematica psicologica ma esistenziale e attraversa delle fasi che portano ad un graduale e sofferto adattamento alla situazione nuova. Ti sembra impossibile ma è una cosa che avverrà. Non è mia intenzione fare qui un trattato sulle fasi del lutto. Te ne parlo solo perché penso che conoscere i comportamenti/pensieri ed emozioni tipiche, possa aiutarti a dare senso a quello che stai facendo/pensando, provando e perché so che può dare un senso calma. Almeno un po’.

Di seguito ti descrivo la maggior parte delle reazioni comuni. Se non vuoi leggerle tutte, puoi leggere quelle nelle quali ti riconosci di più.

Incredulità: Non ti sembra che possa essere vero. Il pensiero prevalente è che ci sia un errore e che non è realmente successo.

Lo stordimento si manifesta come la sensazione di mancanza di sentimenti. Se ti senti stordito, probabilmente hai da poco appreso la notizia. Sappi che attraverso lo stordimento, il tuo organismo si sta proteggendo dall’essere sopraffatto dalle emozioni. E’ una reazione normale.

La tristezza è il sentimento più comune ma non è detto che tu lo esprima attraverso il pianto. Non siamo tutti uguali.

Collera, spesso legata alla frustrazione di non aver potuto evitare la morte.

Senso di colpa e auto-rimprovero. Ti potresti rimproverare di non essere stato abbastanza gentile negli ultimi scambi avuti, di non aver portato tempestivamente la persona cara dal medico, di aver sottovalutato un segnale. Non solo. Ti potresti sentire in colpa per il solo fatto di essere ancora vivo o, ancora, perché la morte della persona cara ti ha dato sollievo. Provi sollievo e pensi di essere una brutta persona per questo. Non è così. Ti può essere utile sapere che il sollievo è praticamente universale quando si è visto qualcuno soffrire molto. In questo caso, la morte non rappresenta solo una perdita ma anche la fine della sofferenza di chi non c’è più e del senso di impotenza provato nel caso in cui la persona cara sia morta a causa di una malattia che l’ha fatta soffrire tanto.

Talvolta, il senso di colpa nel lutto può essere legato a vere colpe, piccole o grandi che siano, di cui ci si è macchiati nei confronti della persona amata, colpe frutto della dinamica relazionale costruita insieme negli anni. Se questo è ciò di cui ti rimproveri sappi che, nel tempo, imparerai a perdonarti ma se non riesci a farlo, puoi chiedere una mano a un professionista.

L’Ansia è anche molto comune. Può essere legata sia alla paura di non essere in grado di prendersi cura di sé, sia all’aver toccato con mano che qualcosa di brutto può accadere inaspettatamente. E’ come se un senso di allarme si infilasse sotto pelle, minando quel senso di sicurezza che abbiamo sempre dato per scontato.

Le fasi acute del lutto sono accompagnate anche da specifiche sensazioni fisiche. Te ne cito alcune: senso di vuoto allo stomaco, difficoltà a respirare, debolezza muscolare, bocca secca, sensazione di apnea. Alcune persone si preoccupano e si rivolgono al medico a seguito di questi sintomi.

Allucinazioni: ti sembra di averlo/a visto o di aver sentito la sua voce. Non ti spaventare. Sappi che è una esperienza frequente nel periodo immediatamente successivo la perdita.

Astenia/apatia: se hai perso l’interesse per le varie attività che prima ti davano piacere, penso ti sia utile sapere che anche questo è normale. Sei emotivamente concentrato sulla perdita e va da sé che sia difficile per te trarre piacere da qualcosa. Si tratta di una condizione che non dura per sempre ovviamente ma per il momento è così. Puoi solo prenderne atto e accettarlo.

Insonnia: è molto comune dopo una perdita. E’ normale che tutto ciò che è stato descritto accada, anche in parte. Molte persone riescono ad affrontare e elaborare il processo di lutto, tuttavia in alcuni casi può essere molto utile accompagnare il processo di lutto con delle sedute di psicoterapia mirate.

I sentimenti tipici vissuti dagli individui in lutto e trattati in psicoterapia includono tristezza, ansia, rabbia, solitudine, senso di colpa, isolamento o confusione, sentimenti di disorganizzazione e stanchezza, problemi di concentrazione, problemi di sonno, cambiamenti di appetito, incubi o immagini intrusive e disturbanti della persona cara.

 

Perché l’aiuto di un professionista può essere importante?

E’ normale che le persone soffrano di un enorme senso di vuoto, dolore e confusione dopo la morte di una persona cara. Tuttavia, quando queste reazioni negative durano a lungo, possono diventare disfunzionali e ostacolare un buon adattamento fondamentale per una qualità di vita accettabile.